venerdì 15 febbraio 2008

L'EGOISMO INDIVIDUALE SERVE AL.....MALE COMUNE !


Uno dei problemi principali delle democrazie moderne è quello di lasciar sempre meno spazio all'individuo. In effetti l'esigenza di mantener ordine e "benessere" spinge molti ad accettar compromessi a volte espliciti altre volte meno, che in qualsiasi altra situazione non sarebbero propensi ad accettare. Si tratta per così dire delle concessioni richieste dal "quieto vivere", quanto poi questo vivere possa dirsi quieto è tutto da definire. Una cosa però è certa: da queste "concessioni" qualcuno trae vantaggio, e in un mondo in cui tutto è per necessità limitato, più vantaggio per uno vuol dire svantaggio per altri.
Una cosa sembra lampante, negli ultimi decenni il mondo occidentale ha progressivamente abbandonato i suoi modelli tradizionali di vita in favore di un nuovo più comodo messaggio, il messaggio (illusorio) che tutti possiamo vivere comodi, circondati da oggetti luccicanti (e inutili), da benessere, e che possiamo farlo con poco o nullo sacrificio. Molte persone col tempo han iniziato a seguire e desiderare questo benessere, al punto da arrivar a perder di vista alcuni aspetti fondamentali: "è possibile?, è sostenibile?, ci posso credere a una cosa che (almeno all'inizio) sento così strana e inconsistente?". Molti evidentemente per necessità di seguir l'andamento generale o anche per convinzione evidentemente han tratto considerazioni positive sulla novità sopracitata, arrivando anche a sacrificar cose un tempo fondamentali, come visione prospettica della vita, valori base della stessa, per non parlar di regole come buon senso, moderatezza e onore.
Una cosa però non tutti si son chiesti, e cioè è possibile che un modello che fino ad ora ha portato avanti l'umanità attraverso i secoli (nel bene e nel male ovviamente), possa in qualche manciata di decenni esser così drasticamente soppiantato da qualcosa di nuovo a cui affidiamo la nostra esistenza e quella delle generazioni future, pur essendo ben pochi quelli che riescono a capirne l'evoluzione?
Il tema in se è oltremodo ampio e vasto e può coinvolgere vari ambiti: storici, economici, psicologici, sociali,...pur tuttavia sarebbe il momento che l'umanità tutta iniziasse a porsi con serietà il problema, e questo soprattutto in conseguenza ai molti cambiamenti drammatici che stanno toccando tutte le popolazioni e che di certo non aprono grandiosi scenari per il futuro. Risulta però chiaro che metter in discussione usi, consuetudini e più in generale un intero sistema di vita (quello occidentale per lo più) possa risultare estremamente complicato da chi in questo calderone di errori e contraddizioni ci è sempre vissuto partendo dagli avi più recenti fino ad oggi. L'ingessatura però bisogna romperla una volta che si è diventati abbastanza maturi da guarire dal male, altrimenti la conseguenza è un male persino maggiore per quel che si voleva guarire e nel nostro caso, parlando di sistemi e stili di vita contemporanei, quello che si cerca di guarire fondamentalmente è l'incertezza, la paura, il dolore e la fatica fisica della vita e della natura in generale; d'altro canto è proprio contro di questo che l'uomo da sempre lotta.
Sinora però abbiamo parlato molto a livello teorico al punto forse da non capire davvero cosa sta alla base dei discorsi in questione; e in effetti difficile risulta individuare un responsabile, non tanto perchè gli effetti generati sulle società contemporanee siano esigui, anzi; ma semplicemente perchè, dato che le cose e le persone si influenzano continuamente, tanti sono i fattori in gioco. Semplice sarebbe dire che la colpa è del capitalismo o del consumismo attuali. In verità però questi son in parte cause ed in parte effetti di una mutazione più generale che ha parallelamente interessato l'umanità tutta. Due cose forse son più contestabili di altre: l'egoismo individuale e la competizione (non necessaria in quasi la totalità dei casi). Su questo tornerò nel prossimo post per partire con riflessioni più specifiche, e anche perchè i testi troppo lunghi, e questo soprattutto, son noiosi da leggere.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Sezione feed di pressante.com

ARTICOLI VARI E UTILI

«Questo mondo, che abbiamo costruito applicando fino ad oggi un certo livello di pensiero, crea dei problemi che non possono essere risolti dallo stesso livello di pensiero applicato per costruirlo.» Albert Einstein
Il Progetto per un Nuovo Secolo Americano (PNAC)
Pressante - Informazione libera e indipendente - martedì 18 marzo 2008
Il costo umano della depressione
Pressante - Informazione libera e indipendente - martedì 18 marzo 2008
Vicenza - Incidente all'oleodotto militare: disastro ambientale Pressante - Informazione libera e indipendente - martedì 11 marzo 2008
La bufala del PIL Pressante - Informazione libera e indipendente - martedì 11 marzo 2008
Indiani d'America e briganti meridionali Pressante - Informazione libera e indipendente - giovedì 13 marzo 2008